A Sanremo 2017 hanno vinto i parolieri
A quattro giorni dalla vittoria sanremese di Occidentali’s Karma, si discute ancora molto, su social e blog, del testo del brano scritto per Francesco Gabbani da Fabio Ilacqua (ne ho parlato anch’io qui). Spettakolo.it ha dedicato una bella intervista all’autore di Varese.
Il dibattito intorno a Occidentali’s Karma è la vittoria degli autori del testo. Chi ricorda un dibattito così caldo intorno al testo di una canzone? Che si tratti di Sanremo, di qualsiasi altra manifestazione, veniamo da anni in cui il dibattito è sulla composizione, sulla voce o la presenza scenica dell’interprete, sul cantautore, al massimo… sulla canzone nel suo complesso di musica e testo.
Fabio Ilacqua ha vinto due volte quest’anno. Ha vinto il Festival di Sanremo e ha vinto portando alla ribalta un “mestiere” che sul palcoscenico e alle radio passa sempre in secondo piano salvo si tratti di mostri sacri come Mogol e dei grandi cantautori degli anni Settanta.
A Sanremo 2017 ha vinto… l’artigiano delle parole, quello in grado di colpire il cuore senza usare l’amore – come ha fatto Ilacqua – ma anche quello in grado di esprimersi raccontando i sentimenti. A Sanremo ha vinto Fabio ma con lui hanno vinto gli autori dimenticati della frase “bella la canzone di quel tale” quando “quel tale” l’ha solo interpretata.
In questo dibattito acceso sul brano vincitore di Sanremo mi viene voglia di usare un termine che “offende” molti addetti ai lavori (non ne ho mai capito il motivo), un termine forse anacronistico ma che ho sempre amato e che oggi ancora di più ho voglia di usare, scrivere, urlare, vivermi addosso: PAROLIERE!
Sì, a Sanremo 2017 hanno vinto i PAROLIERI! Quelli che scrivono per lavoro, quelli che lo fanno per passione. Abbiamo vinto noi! E tutti dovremmo per questo ringraziare Fabio Ilacqua; tutti in fila indiana come il Buddha di Occidentali’s Karma!