Sanremo 2018: testi, autori e video di tutte le canzoni in gara tra le nuove proposte
A Sanremo 2018 è iniziata anche la gara dei giovani con i primi quattro brani gara. Stasera si esibiranno gli altri quattro. Come sapete non si tratta di brani inediti, li abbiamo infatti già ascoltati in Rete e nelle radio. In questa pagina potete leggerne i testi e guardare tutti i video ufficiali.
Alice Caioli – Specchi Rotti
di Alice Caioli – Paolo Muscolino
Sopra il letto sul mio tetto la finestra che non ho
questa casa non ha porte, limiti, pareti
senza vetri non distinguo giorno e notte
il mio tempo ormai è fermo.
Queste ore mai contate, specchi a pezzi, muri opachi
racchiudono silenzi, colmi di parole e le mie presenze senti
occhi rovinati, chiusi e sporchi di rancore.
Sogno, non torno, mi perdo, mi spoglio dei dubbi, dei passi sbagliati che ho fatto
sogno i tuoi occhi non c’è più un confine
Vedo un ricordo di un bacio nascosto
dei pianti negati e dei vuoti colmati
oltre i tuoi occhi non c’è più un confine
Donna, immagine e canzoni, fiumi di parole
tensione, dolore, ossessione e
se spargo la mia voce nessuno sa ascoltare
salgo le scale dei miei sbalzi d’umore.
Non inciampo su me stessa
che non sono mai la stessa
decisa, indecisa, precisa e imprecisa
e questi freni, bruciano i pensieri come ore mai contate.
Sogno, non torno, mi perdo, mi spoglio dei dubbi, dei passi sbagliati che ho fatto
sogno i tuoi occhi non c’è più un confine
Vedo il ricordo di un bacio nascosto
dei pianti negati e dei vuoti colmati
oltre i tuoi occhi non c’è più un confine
Sogno, non torno, mi perdo, mi spoglio dei dubbi, dei passi sbagliati che ho fatto
sogno i tuoi occhi non c’è più un confine
Sogno, mi sbaglio che i passi che ho fatto
sogno un ricordo di un bacio nascosto
di pianti negati e dei vuoti colmati
oltre i tuoi occhi non c’è più un confine
E ogni sera mi fissa la finestra che non ho
con paure e insicurezza non mi dice una parola
si trasforma con l’inganno
non è mai sincera.
***
Eva – Cosa ti salverà
di Antonio Di Martino
Tu prenditi cura di te
e serviti di ciò che hai
ritagliati il tempo che vuoi
per quello che ricostruirai
che a volte vivi in apnea
e cerchi dal fondo una via
un punto dove ritrovarti
coperto di felicità
un’esplosione sotto pelle
in cui non hai creduto più
che a volte vivi in apnea
come se non avessi respirato mai
Fogli da bruciare
tagli da cucire
briciole di novità
Lettere di scuse
tele da riempire
giorni da perderti
Cuori da incendiare
giri da smaltire
pezzi di normalità
Frasi da finire
prima di lasciarsi andare
cosa ti salverà
Tu prenditi cura di te
sorprenditi di ciò che sei
sotterra l’amore che hai
per quando lo ritroverai
sputato dalla marea
come se non l’avessi respirato mai
Fogli da bruciare
tagli da cucire
briciole di novità
Lettere di scuse
tele da riempire
giorni da perderti
Cuori da incendiare
giri da smaltire
pezzi di normalità
Frasi da finire
prima di lasciarsi andare
cosa ti salverà
Un punto dove ritrovarsi
coperti di felicità
un’esplosione sotto pelle
in cui non hai creduto mai
mai
Fogli da bruciare
tagli da cucire
briciole di novità
Lettere di scuse
tele da riempire
Cuori da incendiare
giri da smaltire
pezzi di normalità
Frasi da finire
prima di lasciarsi andare
cosa ti salverà
cosa ti salverà
cosa mi salverà
***
Giulia Casieri – Come stai
di Giulia Casieri e Andrea Ravasio
Sono tre quarti di giornata che mi sento senza l’aria
sento un peso sulle spalle torno poi leggiadra
sto così male da capire che in realtà è tutta finzione
te lo presento se vuoi
lo vedo ormai, come fosse il mio migliore amico
che si allontana quando mi sento libera e via dai guai
Come stai, come sei
come dici, cosa vuoi
e mi chiedevano come stai
come stai
Come fai
come sei
come dici, cosa vuoi
tu dimmi come stai
dimmi almeno se ci stai
Ho disegnato mille case nei miei tempi d’oro
ho preso a pugni le parole che dicevo e non solo
tu non hai niente da dare
tu non hai niente da ridere
e mi dicevano di stare calma, di stare zitta, di stare dritta
c’erano botte e segni sul viso
le mani giunte nemmeno un sorriso
C’era chi mi ascoltava solo per soldi
oppure mi voleva solo sul tardi
c’erano piatti vuoti, visi stanchi, giochi storti
luci spente, liti accese
Mia madre che mi manca anche se gira l’angolo
non trovo pace prego qualche strano angelo
mi trovi qui da sola a raccontarti in fila
la mia storia senza filtro e senza rima
Come stai, come sei
come dici, cosa vuoi
e mi chiedevano come stai
come stai
Come fai
come sei
come dici, cosa vuoi
tu dimmi come stai
dimmi almeno se ci stai
Sai è risaputo, chi ha sofferto è più evoluto
non basta che mi ascolti qui mi serve un vero aiuto
non basta chiedermi come stai
tu non sei qui per me
tu, sei solo qui per te
ma ti ripeto che non mi basta chiedermi
Come stai, come sei
come dici, cosa vuoi
e mi chiedevano come stai
come stai
Come fai
come sei
come dici, cosa vuoi
tu dimmi come stai
dimmi almeno se ci stai
***
Leonardo Monteiro (Area Sanremo) – Bianca
di Vladi Tosetto e Marco Ciappelli
Scivolerò senza distrarmi
non guarderò giù per non soffrire
io ti ascolterò senza capire di te, ancora
Raccoglierai frutti maturi baciati dal sole
cammineremo tu davanti a me
sopra un tappeto di grandi sogni
Bianca, la mia parete è bianca
quando il tuo aereo ritorna
cambia colore con te
l’hai visto già
tu eri lì con me
Ritornerà quella stagione di qualche anno fa
come la moda si trasformerà ogni ricordo che avrai nascosto
dimmi come può
Bianca, la mia parete è bianca
quando il tuo aereo ritorna cambia colore con te
l’hai visto già
In un bar del centro mi accorgo di te
credere sia solo un caso impossibile
cade da un bancone un bicchiere
una storia va in pezzi
Bianca, la mia parete è bianca
quando il tuo aereo ritorna cambia colore con te
l’hai visto
Bianca mentre la neve imbianca
dentro la notte ti avanza
tutte le di te
non trovo più, non trovo più.
***
Lorenzo Baglioni – Il congiuntivo
di Lorenzo e Michele Baglioni
Che io sia
che io fossi
che io sia stato
oh-oh-oh
Oggigiorno chi corteggia
incontra sempre più difficoltà
coi verbi al congiuntivo
Quindi è tempo di riaprire
il manuale di grammatica
che è, molto educativo
Gerundio imperativo
e infinito indicativo
molti tempi e molte coniugazioni ma…
Il congiuntivo ha un ruolo distintivo
e si usa per eventi
che non sono reali
È relativo a ciò che è soggettivo
a differenza di altri modi verbali
E adesso che lo sai anche tu
non lo sbagli più
Nel caso che il periodo sia della tipologia dell’irrealtà (si sa)
ci vuole il congiuntivo
Tipo se tu avessi usato
il congiuntivo trapassato
con lei non sarebbe andata poi male
condizionale
segui la consecutio temporum
Il congiuntivo ha un ruolo distintivo
e si usa per eventi
che non sono reali
E’ relativo a ciò che è soggettivo
a differenza di altri modi verbali
E adesso ripassiamo un po’ di verbi al congiuntivo
che io sia (presente)
che io fossi (imperfetto)
che io sia stato (passato)
che fossi stato (trapassato)
che io abbia (presente)
che io avessi (imperfetto)
che abbia avuto (passato)
che avessi avuto (trapassato)
che io… vorrei
Il congiuntivo
come ti dicevo
si usa in questo tipo di costrutto sintattico
Il tentativo è quasi riflessivo
descritto dal seguente esempio didattico
E adesso che lo sai anche tu
non lo sbagli più
***
Mirkoeilcane – Stiamo tutti bene
di Mirko Mancini
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
Ciao,
mi chiamo Mario e ho 7 anni
7 e mezzo per la precisione
mi piace il sole, l’amicizia
le persone buone, il calcio,
le canzoni allegre
ed il profumo buono della pelle di mia madre
papa mio è da qualche mese che non torna
ma guai a parlarne con qualcuno specialmente con la mamma
perché si sente male, grida, piange e non la smette più
e per 3 giorni si nasconde e non si fa vedere
ma oggi è un giorno felice
che qui è arrivato un pallone
e finalmente potrò diventare forte e fare il calciatore
so già palleggiare… con i sassi è diverso
ma sono avvantaggiato perché corro forte come il vento
e allora volo alla radura insieme agli altri bambini
chi arriva ultimo in porta, sai che rottura di coglio…
arrivo primo come sempre e allora sono attaccante
Scatto, dribblo, tiro in porta ed il portiere non può farci niente
poi da più lontano sento
“Mario vieni qua! Prendiamo tutto quel che abbiamo e raggiungiamo papà !”
“Mamma ! Proprio adesso! sto tirando un rigore…”
ma non c’è verso, ce ne andiamo, meglio non polemizzare.
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
tutto molto bene, come si conviene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, non c’è nulla per cui vi dobbiate preoccupare
Ma guarda te la iella proprio a me doveva capitare
4 giorni su ‘sta barca e intorno ancora solo mare
ma ti pare giusto uno va in vacanza per la prima volta
e quelli li davanti son capaci di sbagliare rotta
che poi a chiamarla barca ci vuole un bel coraggio,
stare in tre seduti in mezzo metro di spazio
e come me gli altri duecento tutti intenti a pregare
e io vorrei soltanto alzarmi e palleggiare
ma se soltanto sposto anche di un centimetro il piede
questo davanti si sveglia e inizia a dire che ha sete
io pure ho sete, fame, sonno e mi fa male la schiena
ma non c’è mica bisogno di fare tutta sta scena
e poi c’è questo di fianco che ha chiuso gli occhi e non li apre più
è da 3 giorni che dorme che pare non respiri
non ho mai visto nessuno dormire così tanto
ho chiesto a mamma e ha detto che era proprio stanco
boh 3 giorni fa ne hanno buttati una trentina in mare
mamma dice che volevano nuotare
io li sentivo gridare e non sembravano allegri
ma almeno adesso ho un po di spazio per i piedi
è il sesto giorno e adesso dorme pure mamma
un tipo magro qualche fila più in la grida che vede la madonna
e questa barca adesso puzza di benzina e di morte
ma mamma ha detto di non farci caso e di esser forte
di fare il bravo bambino e star seduto qua
che mamma adesso addormenta e raggiunge papà
però piangeva e si sforzava di sorridere
forse era proprio tanto stanca pure lei.
E c’è un silenzio tutto intorno che mi mette paura
s’è fatta notte, ho freddo e in cielo non c’è neanche la luna
la gente grida, chiede aiuto ma nessuno risponde
mi guardo intorno e neanche a dirlo vedo sempre e solo onde, dopo onde, ancora onde,
allora onde evitare di addormentarmi come gli altri e esser buttato in mare
Mi unisco al coro della barca e inizio a piangere e gridare
Ma non ho forza, chiudo gli occhi e non so neanche nuotare.
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
stiamo tutti bene, stiamo tutti bene, stiamo tutti bene
***
Mudimbi – Il Mago
di Michel Mudimbi, Andrea Bonomo
C’è chi mi chiede, ‘Mudimbi, come stai?’
se rispondo ‘tutto bene’, poi mi chiede ‘come mai?’
La gente guarda male se non sei pieno di guai
meglio dire ‘son vegano e sto anche in mano agli usurai’
Faccio ciò che posso, non vivo a Dubai
ho un conto in banca all’osso che nemmeno i macellai
Vivo la realtà, senza mentirmi mai
la mia dolce metà sembra la copia di un bonsai
La mia vita va una favola-la-la-la
non c’è niente che mi preoccupa
Ho già risolto quel che c’era da risolvere-re
e compro una vocale per rispondere
Va-come va, va-come va
va bene anche se male
va-come va, va-come va
il trucco è fall’andare
Bevo il bicchiere mezzo pieno finché mi ubriaco
e poi svanisco in un sorriso… come fa il mago
il mago, il mago, ualà
il mago, il mago
A complicare, siamo tutti esperti
a esser felici, siamo tutti incerti
la verità sta tra due concerti
finché la barca va e Orietta Berti
Quindi sto sereno
navigo tra le bollette
rischio anche le manette
canto queste canzonette
evito chi si permette
anche di mettermi alle strette
vuole pure le mie chiappe
e pretende di farle a fette
Godo la vita
come un bimbo con una matita
come Rambo con un mitra
come Cita una Ciquita
Vincerò questa partita
ci scommetto la coolita
la strada va in salita ma non sento la fatica
perché
La mia vita va una favola-la-la-la
non c’è niente che mi preoccupa
Ho già risolto quel che c’era da risolvere-re
e compro una vocale per rispondere
Va-come va, va-come va
va bene anche se male
va-come va, va-come va
il trucco è fall’andare
Bevo il bicchiere mezzo pieno finché mi ubriaco
e poi svanisco in un sorriso… come fa il mago
La mia infanzia è stata dura come tante
senza padre e con il pieno di domande
nonstante questo è andata alla grande
ringrazio mia madre per le sue parole sante
Figlio mio, la vita è dura, lo confesso
proverà a metterti in ginocchio troppo spesso
tu sorridi lo stesso
magari domani ci svegliamo
tutti e due sotto a un cipresso
Va-come va, va-come va
va bene anche se male
va-come va, va-come va
il trucco è fall’andare
Bevo il bicchiere mezzo pieno finché mi ubriaco
e poi svanisco in un sorriso… come fa il mago
***
Ultimo – Il ballo delle incertezze
di Ultimo
Ho perso tempo per guardarmi dentro e-
ho sistemato qualche mia abitudine
ma poi la sera arrivava ed io
mi chiedevo dov’è il senso
se c’è un senso a tutto questo
Ho perso tempo per guardarti dentro e-
ti ho dedicato il cuore tra le pagine
ma poi la sera arrivava ed io
mi chiedevo dov’è il senso
se c’è un senso a tutto questo
Senti
non c’è bisogno di parlare
dalla serranda scende il sole
e noi ci siamo accontentati
Ma ci sarà
il ballo delle incertezze
ci sarà
un posto in cui perdo tutto
che per stare in pace con te stesso e col mondo
devi avere sognato
almeno per un secondo
E ci sarà
tra la gente che aspetta
chiunque ha
rischiato tutto ed ha perso
che per stare in pace con te stesso e col resto
puoi provare a volare
lasciando a terra te stesso
Ho camminato in equilibrio su di me
mischiando il tuo sorriso alle tue lacrime
ma la coscienza non si spegne ed io
mi chiedevo dov’è il senso
se c’è un senso a tutto questo e-
Ho respirato sui tuoi battiti lenti e-
adesso vivi, sì ma dentro un’immagine
ricordo c’era il vento ed io
mi chiedevo dov’è il senso
se c’è un senso a tutto questo
E ci sarà
il ballo delle incertezze
ci sarà
un posto in cui perdo tutto
che per stare in pace con te stesso e col mondo
devi avere sognato
almeno per un secondo
E ci sarà
tra la gente che aspetta
chiunque ha
rischiato tutto ed ha perso
che per stare in pace con te stesso e col resto
puoi provare a volare
lasciando a terra te stesso
So di momenti
quelli persi a dare un senso forse
mi chiedi perché fragile
sono diverso forse
ero un bambino
e stavo in cortile
respiravo piano
ho sempre rinchiuso
vita e sogni
nel palmo della mano
Sono presente
ancora oggi
nel ballo delle incertezze
dove ti siedi
e più sei poco e più ti senti grande
incontro me stesso
e poi gli chiedo se vuole ballare
ferma la musica
che il silenzio adesso sa parlare
E ci sarà
il ballo delle incertezze
ci sarà
un posto in cui perdo tutto
che per stare in pace con te stesso e col mondo
devi avere sognato
almeno per un secondo
E ci sarà
tra la gente che aspetta
chiunque ha
rischiato tutto ed ha perso
che per stare in pace con te stesso e col resto
puoi provare a volare
lasciando a terra te stesso