Il “Soffitto di fumo” della Terra dei Fuochi dipinto da Mick Capitan Ferigo
Amore,
trattieni il fiato c’è un chilometro di polveri da attraversare
(non puoi chiamarla guerra, non è così che funziona)
Miliardi di soldati silenziosi pronti ad attaccare
(se chi colpisce e chi cade è la stessa persona)
Quando scrivi una canzone che affronta argomenti impegnativi, perché carichi di implicazioni sociali o perché intrisi del sentimento comune di intere popolazioni, il rischio di cadere nella banalità è sempre in agguato. Ma è un rischio che chi quelle problematiche le vive sulla propria pelle DEVE correre, ha l’esigenza di farlo. E di farlo con coraggio e determinazione.
“Io non taccio, io non mi volto dall’altra parte” dichiara Mick Capitan Ferigo (al secolo Michele Ferigo) nel post su Facebook con cui presenta la sua ultima creatura, Soffitto di Fumo.
Se poi all’esigenza di NON TACERE si aggiungono grandi capacità artistiche di scrittura e di composizione, il risultato è assicurato.
“Non è vero che da soli abbiamo la soluzione, ma è vero che ciascuno può e deve fare la sua parte. Io faccio musica, e anche con la musica si FA concretamente.”
Soffitto di fumo si presenta, fin dal primo ascolto, per quel che è. La plastica narrazione di quel fumo nero che opprime una terra intera diventata famosa col nome, sprezzante, di “Terra dei Fuochi”; un fumo nero (e un nome) che sembra opprimere anche noi. Lo senti dentro, ne percepisci il cattivo odore nota dopo nota, verso dopo verso.
Nel brano di Mick Capitan Ferigo nulla è lasciato al caso. Ogni singola parola, ogni singola nota, l’arrangiamento, la voce trascinata nel suo incedere lento ma deciso; tutto può sembrare avvolto dalla disperazione, tutto sembra rassegnazione. E invece NO! Invece è un urlo di ribellione!
E non è un caso neppure l’assolo al digisax scritto e suonato magistralmente da Andrea De Francesco. Un suono che tutto avvolge, che tutto coinvolge, che tutto lega. Proprio come quella nuvola nera di fuoco e fumo che si vede nel video.
Dopo i primi minuti ti chiedi come mai il pezzo non decolli, come mai non arrivi un inciso cantabile, facilmente memorizzabile. Una di quelle “esplosioni” di accordo maggiore che ti entra nella testa e nella pancia e che non ti lascia più. Poi però ci metti un attimo a renderti conto che non c’è nulla che debba “decollare”! Non può decollare nulla in mezzo al fumo. E in quanto ad esplosioni… Ogni singolo verso lo è. Ogni immagine delineata dall’autore è l’esplosione della realtà. Compresi i due versi finali con quell’oppure e quei puntini sospensivi che lasciano l’amaro in bocca o la speranza, dipende dall’animo con cui ci poniamo all’ascolto del brano:
Adesso è tempo di cambiare,
oppure…
La realtà descritta dall’autore, sia chiaro, non può rimanere certo confinata e limitata ad una zona d’Italia precisa. Chiarisce bene Mick:
“L’espressione ‘terra dei fuochi’ è stata coniata dai media per fini giornalistici per descrivere un fenomeno legato ad una singola area geografica, ad una regione. In realtà tutto il mondo è ‘terra dei fuochi’ e il responsabile è uno solo: l’Uomo.”
Soffitto di fumo piacerà a chi ama la musica di Adriano Celentano. Le influenze artistiche di Mick sono evidenti e non potrebbe essere diversamente. Insieme a Stefano Romani ha infatti fondato la Tribute band Il miglioRe, dedicata proprio al molleggiato (qui il loro sito).
In generale, riversare su un progetto di lungo respiro, caratteri eccessivi delle proprie influenze artistiche ispiratrici, soprattutto se ereditati da personaggi di spicco, può rivelarsi un’arma a doppio taglio, un handicap. Non ci sembra però questo il caso di Mick, il quale nella sua interpretazione non pone in essere un tentativo di imitazione, anzi tutt’altro! Mick porta il mondo di Adriano nel suo e lo declina nella sua sensibilità, lo personalizza. Sarà certamente un bene discostarsi in futuro dal personaggio tuttavia, per questo progetto, lo stile inconfondibile di Adriano non è un limite ma piuttosto il non plus ultra dell’intero lavoro.
Abbiamo chiesto al cantautore quali siano i suoi programmi a breve termine. Possiamo anticiparvi che qualcosa bolle in pentola e dovrebbe vedere la luce all’inizio del 2019. Stay Tuned dunque!
Per conoscere meglio Mick Capitan Ferigo vi consigliamo i seguenti link:
Mick Capitan Ferigo:
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Il MiglioRe Tribute band:
Website | Facebook
Mai Dire Straits (un’altra Tribute Band fondata da Mick):
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