Rebirth, Suck My Blues: la recensione
Davvero molto interessante Rebirth, il disco dei Suck My Blues uscito a luglio dello scorso anno. Ne abbiamo parlato qui.
John The Revelator (Intro), prima traccia del disco e breve introduzione dello stesso, ci fa entrare fin da subito nel mood di questo lavoro dei Suck My Blues. Il disco “decolla” poi già con la bellissima Hysteric and useless, brano potente e molto coinvolgente. A nostro avviso molto più di Madness, singolo presentato poche settimane fa e protagonista della terza traccia del disco; tuttavia questa considerazione attiene ai gusti personali più che alla qualità oggettiva (e indiscutibile) del prodotto.
Il disco affonda le sue radici nel blues e nel rock che rappresentano sicuramente il leitmotiv dell’intero progetto; sono tuttavia presenti anche le sonorità elettro. Ne è l’esempio più eclatante, ma non certamente l’unico, il brano Last Night A Dj Saved My Life.
Ci permettiamo però di segnalare Interstellar. Qui la classe della band sale in cattedra, si fa poetica e noi non possiamo fare altro che ascoltare in religioso silenzio. Commossi.
Proprio in questa capacità di combinare schitarrate e melodia, voci graffianti come unghie sulla pelle e delicate come carezze, sta la cifra stilistica di questa band.
La conclusione del disco rende omaggio al nome del gruppo. Monday Blues è un brano melodico che chiude il cerchio di questo lavoro davvero ben riuscito. La “rinascita” che dà il titolo al disco, come dichiarato da Salvatore Cafiero, voce e chitarra del gruppo,
…rappresenta un nuovo inizio, personale e musicale. L’album, realizzato con la notevole forza generata da un grande dolore, nasce dopo l’improvvisa morte di Jessy Maturo, il cantante dei Super Reverb. Quel tragico giorno la storia del gruppo da me fondato, e con il quale ho condiviso gran parte del mio percorso artistico, è finita. Per tale motivo, in questa nuova avventura ho voluto al mio fianco i componenti dei Super Reverb, Tonio Longo (basso) e Filippo Longo (batteria), con l’ingresso di Michele D’Elia (elettro synth). Nel disco è chiaro il ricordo di Jessy, infatti non mancano momenti a lui dedicati.
Che dire? Il nuovo percorso dei Suck My Blues – per far riferimento all’immagine della cover – parte con le ali giuste! Non resta che accompagnarne il volo.
BIOGRAFIA
Il progetto nasce dall’idea di Salvatore Cafiero di pubblicare un primo album di Blues e affini, di brani inediti scritti da lui e cantati in inglese, dopo anni di intensa attività nel circuito Rock/Blues con vari progetti come i “Super Reverb”, “Electric Voodoo Trio” e altri.
Con partecipazioni nei più importanti festival di Blues come “Rappersville Blues Festival”, Vicenza Blues, “Pistoia Blues”, “Vallemagic Blues Lugano”, “Ruffano Blues Festival”, nei migliori “Blues Club” in Italia e in Europa.
Alla passione per il Blues affianca collaborazioni come chitarrista professionista con altri artisti italiani, tra cui Gianluca Grignani, Dolcenera, per citarne solo alcuni.
Nei tour negli Stati Uniti, apre a Nashville i “Black Rebel Motorcycles Club”.
Suona a Washington Dc, a New York nei prestigiosi “Cafè Whà”, “Red Lion”, “Terra Blues”.
Al basso Andrea Torresani attualmente bassista di Franco Battiato e Diego Barborini alla batteria.
MEMBRI DELLA BAND
Salvatore Cafiero: voce e chitarra
Tonio Longo: basso
Filippo Longo: batteria
Michele D’Elia: elettro synth
TRACKLIST
1. John The Revelator (Intro)
2. Hysteric And Useless
3. Madness
4. Last Night A DJ Saved My Life
5. Jessy King
6. Interstellar
7. Burning
8. Solitary Man
9. Suck & Don’t Stop
10. Monday Blues
Per conoscere meglio i Suck my Blues, visitare la pagina Facebook Ufficiale del gruppo.