Gioia e Rivoluzione, mostra fotografica dedicata alla musica ribelle italiana
Ancora qualche giorno di tempo per visitare la mostra fotografica Gioia e Rivoluzione, dedicata alla musica ribelle italiana del decennio 1968 – 1978.
La mostra – curata da Roberto Manfredi e Luca Rossi e prodotta da Tvm Media in collaborazione con Cineteca Milano – rimane aperta fino al 27 maggio nel foyer del Cinema Spazio Oberdan a Milano.
Di cosa si tratta? I curatori di Gioia e Rivoluzione la definiscono:
Uno sguardo su un’epoca di grandi cambiamenti attraverso la lente della canzone alternativa e indipendente, simbolo di generazioni di giovani. Con un occhio agli anni gloriosi della discografia nazionale.
La mostra è l’occasione per vedere di persona immagini e copertine dei dischi realizzate da fotografi, art director e artisti che hanno fatto la storia della musica italiana in immagini. Tra questi Cesare Monti, Renzo Chiesa, Guido Harari, Gianni Sassi, Mario Convertino, Ivan Cattaneo e Gabriele Amadori.
Gioia e Rivoluzione (ri)accende anche i riflettori su ciò che accadde al Parco Lambro di Milano nel 1976, dove si svolse il Festival del Proletariato Giovanile, un evento – organizzato dalla rivista Re Nudo, “una delle principali riviste italiane dedicate alla controcultura e alla controinformazione, di natura socialista, fondata a Milano nel novembre 1970 da un gruppo di intellettuali e di artisti, tra i quali Andrea Valcarenghi” (fonte: Wikipedia). Oggi pochi conoscono ciò che accadde, ma si tratta di un evento che all’epoca ebbe molta risonanza. Al Parco Lambro del 1976 è dedicata un’intera sezione. Fotografie e articoli pubblicati, reperti imperdibili per chi voglia vivere (o rivivere) quei momenti storici.
Tra le opere esposte anche “68-78 The Wall: Cesare Monti”, un’installazione di tre metri e mezzo di lunghezza con tutte le copertine realizzate da Cesare Montalbetti, in arte Cesare Monti. Per chi non lo conoscesse, si tratta dell’autore delle copertine più note della discografia italiana. Tra le altre, quelle di “Rimini” di Fabrizio De André, “Non farti cadere le braccia” di Edoardo Bennato e “Il mio canto libero” di Lucio Battisti.
A tal proposito, lo stesso Roberto Manfredi (discografico, produttore, autore televisivo, regista, scrittore ) ha annunciato pochi giorni fa su Facebook l’uscita – per Crac Edizioni – del libro “Cesare Monti: l’immagine della musica“:
il libro conterrà molte foto e cover delle opere del più grande Art director della discografia italiana nonché storie, aneddoti, riflessioni e pensieri dello stesso Cesare
L’ingresso alla mostra è libero negli orari di apertura del Cinema:
- da lunedì a venerdì dalle 16.30 alle 21.30; sabato e domenica dalle 14.30 alle 21.30
Per saperne di più:
- Gioia e Rivoluzione evento Facebook