La musica è davvero in crisi o è solo diventata più… digitale?
La musica è davvero in crisi? A leggere uno studio realizzato dai ricercatori della Facoltà di Economia Unicusano i numeri del primo semestre 2018 raccontano una realtà diversa.
Accanto ad un crollo ormai certificato e che sembra inarrestabile delle vendite di dischi in formato cd, assistiamo infatti ad un incremento di vendita dei vinili pari al +11%. Tuttavia, a vivere uno stato di grazia e di continua crescita è invece il settore digitale. La musica c.d. liquida e diffusa su servizi di streaming sempre più popolari rappresenta ormai il 60% del fatturato dell’intera industria musicale.
Accanto ai servizi di streaming, c’è da registrare una grande popolarità della musica (e degli artisti) sui social network più diffusi. E così (non che ci fossero molti dubbi al riguardo) è interessante sapere che il musicista italiano con più followers su Instagram sia Fedez. Decisamente più sorprendente la prima posizione occupata su Youtube (video musicale con più visite di sempre) de Il Pulcino Pio!
L’Italia si conferma inoltre una delle piazze più ambite a livello mondiale anche per quanto riguarda la musica live, posizionandosi al sesto posto: cresce il prezzo del biglietto, aumenta la popolarità dei DJ set anche se la musica pop-rock resta la più amata dal pubblico italiano.
L’analisi da cui sono tratti questi numeri raccoglie e mette in relazione i dati dell’industria musicale del primo semestre 2018 per ricavarne tendenze, informazioni e curiosità sullo stato del mercato musicale in Italia. Il tutto è poi sintetizzato e reso comodamente fruibile attraverso un’interessante infografica.
Non solo social network però: l’analisi ha coinvolto i dati FIMI registrati dalle vendite di singoli e album, con un’impennata della scena trap capitanata in primis da Sfera Ebbasta, balzato purtroppo agli onori della cronaca, negli ultimi tempi, a causa della triste vicenda di Corinaldo.
L’infografica si chiude con uno sguardo alla musica “indipendente”. Gli ultimi anni – e forse se ne sono accorti anche i non addetti ai lavori – hanno visto lentamente sfumare i confini tra “Indie” e musica Pop, con i numeri della prima in netta crescita sotto ogni punto di vista: popolarità social, dischi venduti, biglietti dei concerti staccati. Dati supportati dagli esempi dell’etichetta indipendente “Bomba Dischi” e da artisti come Calcutta, Carl Brave e Coez che in pochissimo tempo hanno valicato i confini dell’indie music per affermarsi con forza sulla scena nazionale.
Ecco l’infografica Unicusano dove è possibile scoprire queste e altre curiosità sul mercato della musica in Italia.
Infografica a cura dell’Università Niccolò Cusano