L’armonia del cuore di Fiorella Mannoia la ‘signora della musica italiana’
Molfetta, Anfiteatro di Ponente, 18 settembre 2010 – Nuova data per il tour acustico di Fiorella Mannoia, evento conclusivo della rassegna molfettese “Luci e suoni a levante”, per un nuovo sold out, a presentare il suo recentissimo album “ Il tempo e l’armonia” registrato live presso il Teatro Filarmonico di Verona durante il 24 e 25 maggio scorsi .
Un doppio cd o in alternativa in formato cd e dvd, pubblicati dall’ etichetta Sony Music, contenente il concerto nella sua interezza con brani tratti dal suo repertorio e l’inedito “ Se veramente Dio esisti”, a firma Avion Travel, struggente e malinconica preghiera atta a testimoniare il momento di smarrimento che stiamo vivendo.
Una breve introduzione attenta e puntuale come sempre, del critico musicale della Gazzetta del Mezzogiorno Ugo Sbisà, per lasciare spazio alla grande musica di Fiorella Mannoia, definita non a caso la “signora della musica italiana” per le sue interpretazioni toccanti e ricche di venature assolutamente personali.
Accompagnata da una band di tutto rispetto composta da Carlo Di Francesco (arrangiamenti percussioni), Nicola Costa (arrangiamenti e chitarre), Fabio Valdemarin (pianoforte, tastiere e chitarre), Paolo Costa (basso), Gabriele “Lele” Melotti ( batteria) e da un quartetto d’archi arrangiato da Marcello Sirignano, la Mannoia ha saputo ancora una volta incantare con la sua voce suadente ed avvolgente il pubblico pugliese, regalando momenti di intensa vibrazione dell’animo.
Sono circa le ventidue quando la cantante romana, in perfetta forma, sale sul palco intonando le note di “ Le tue parole fanno male “ a firma Cesare Cremonini. Il pubblico appare subito entusiasta, cantando a squarciagola con lei, in un crescendo di emozioni. A seguire in scaletta “ Cercami “ di Renato Zero, “ Ho imparato a sognare” dei Negrita, una toccante versione di “ Sally” e “ Lunaspina” che narra di un dialogo immaginario tra due donne, pronte a raccontarsi le loro solitudini ed il loro dolore.
Ritmi sudamericani con “ Una giornata uggiosa” di Lucio Battisti, mentre “ Estate “ dei Negramaro assume una colorazione più introspettiva con gli arrangiamenti ed il puntuale sostegno armonico degli archi. La Mannoia, scherza serenamente con il pubblico, le piace presentare con piccoli aneddoti ogni brano, la sua voce profonda e sensuale sembra trafiggere il cuore di chi l’ ascolta mentre l’ Anfiteatro di Ponente sembra accogliere come in un ventre materno, la musica e le parole, cullandole dolcemente nel loro evolversi .
Il concerto prosegue con “ Come si cambia”, “ I dubbi dell’amore” fino a concludere il live con l’attesissima “ Se veramente Dio esisti” , intima confessione presentata dagli Avion Travel al Festival di Sanremo 2009 e riproposta con un nuovo arrangiamento, le famosissime “ I treni a vapore” di Ivano Fossati e “ Pescatore” di Fabrizio De Andrè.
Standing ovation, per oltre due ore di grande musica, e la cantante romana richiamata a gran voce dal pubblico, intona soddisfatta i quattro bis : “Via con me”di Paolo Conte , l’onirica “ Quello che le donne non dicono” a firma Ruggieri- Schiavone , “ La storia” e a conclusione della indimenticabile serata, la dolcissima ballata “ Il cielo d’Irlanda” .
a cura di: Claudia Mastrorilli