Rompiamo il silenzio. La risposta di Mika (e di chi lo ama) agli insulti omofobi.
“Non ho paura di chi mi discrimina. Nessuno deve averne. L’amore fa quel che vuole. #rompiamoilsilenzio“.
Ecco la risposta a testa alta, come solo i grandi uomini e i grandi artisti sanno fare, che Mika, tramite il suo account ufficiale su Twitter ha risposto alla vigliaccheria di chi, senza volto, ha sputato il suo odio omofobo sui manifesti promozionali del concerto previsto a Firenze il 30 settembre.
“Avevo visto la foto della scritta sui miei manifesti e il mio istinto era di lasciar stare… che l’odio di alcune persone, una cosa che conosco bene, era meglio ignorata. Ma voi avete ragione #rompiamoilsilenzio”
Concordo con Mika, non bisogna aver paura e, soprattutto, bisogna rompere il muro del silenzio. Lui lo ha fatto. La foto sfregiata dalle offese è diventata l’immagine del suo profilo Twitter. L’istinto di lasciar perdere e di cedere alla vergogna, all’odio, questa volta non ha vinto!
E non ha vinto perché, davvero, l’amore fa quel che vuole. E l’amore vince sempre, in tutte le sue forme l’amore è più forte della paura, della vergogna. E della vigliaccheria.
Chi ama, verso chiunque rivolga il suo amore, trova sempre il modo di vincere, di superare gli ostacoli. Chi odia ha già perso. È frustrato, fa i conti con la propria coscienza. Vive da solo col suo sentimento malato, coi suoi tormenti.
A mio avviso, razzismo e omofobia sono due lati della stessa medaglia, due facce della stessa persona.
Il razzista può avere molte facce, tutte brutte. E può avere molti obiettivi. Il razzista discrimina chi ha un colore della pelle diverso dal suo; chi non parla la sua lingua, spesso anche chi non ha il suo stesso accento! Il razzista discrimina chi non ha i suoi orientamenti sessuali. Il razzista pensa che esista un solo posto dove vale la pena nascere, un solo posto dove è onorevole vivere. Spesso pensa che esista un modo giusto, normale, di fare sesso, di dare e ricevere amore.
Il razzista è pericoloso, il suo pensiero tenta di insinuarsi tra le pieghe della mente delle persone, e con le più deboli ci riesce. Il suo pensiero entra nelle istituzioni, quando il razzista ha responsabilità politiche; a volte le ha proprio perché lo è! Crea movimenti, ottiene proseliti; soprattutto nei momenti storici di crisi sociale, culturale, economica.
Non sottovalutiamo il razzismo. Non sottovalutiamo l’omofobia. Non torniamo al passato buio dell’umanità. Rompiamo il silenzio!
Mi piace chiudere con la foto, tratta dall’account Twitter XTHE GOOD GONE GIRL, di chi ha già rotto il silenzio. Un bel messaggio di speranza, una porta aperta al futuro e chiusa in faccia al passato!