Elisa Rossi
La Vetrina Emergenti di questa settimana è dedicata a Elisa Rossi, cantautrice nata a Rimini ma trasferitasi a Roma nel 1998. Tre giorni fa, il 25 novembre, è uscito per l’etichetta IndieSoundsBetter il suo terzo album, “Eco”.
Studiare la produzione artistica di Elisa, le sue melodie ricercate e i suoi testi mai scontati, è una di quelle esperienze che consiglio a chiunque ami scrivere di musica. Mi sono posto all’ascolto delle sue canzoni con solenne rispetto nei confronti di un’artista vera, un’artista che ha molto da dire, da comunicare, da trasmettere. E che però vuole farlo “non a tutti i costi”. Non vuole usare scorciatoie semplici, il suo lavoro è frutto di una ricerca di perfezione a cui il termine pop sta stretto. Lei scrive e canta per palati che non si accontentano delle solite banali melodie; la sua musica è per orecchie raffinate, esigenti… come dimostrano anche i suoi video.
Ma chi è questa splendida rappresentante della musica indie italiana? Elisa Rossi, romagnola di nascita, consegue a Roma il diploma presso l’Accademia d’arte drammatica Pietro Sharoff. Contemporaneamente studia canto e si iscrive al Saint Louis College of Music frequentando i laboratori di Murk Murphy e Maria Pia de Vito.
Nel 2007 è tra i vincitori di Musicultura (Premio SIAE per la Miglior musica e Premio Sisme per la Migliore interpretazione con il brano Calmapparente, scritto a quattro mani con Bungaro). Due anni dopo viene chiamata a far parte del cast del musical Hair, diretto da Giampiero Solari e Luca Tommassini, dove interpreta il ruolo di Crissy.
Nel 2010 vede la luce il suo primo album, Viola Selise la cui produzione artistica è affidata a J.D. Foster (Capossela, Calexico). Ma Elisa Rossi non si accontenta. La sua voglia di sperimentare e di ampliare il proprio mondo musicale la porta ad arricchire le sue canzoni di gusto pop-acustico con la contaminazione elettro-pop. Su questi presupposti nasce la collaborazione con Fabio Cinti, a cui è affidata, siamo nel 2013, la produzione artistica del secondo album, Il Dubbio.
Nel 2014 arriva un importante riconoscimento per Elisa che con il brano Pensi sia possibile? riceve il Premio Bianca d’Aponte, riservato proprio alle giovani cantautrici che compongono in italiano o in un dialetto italiano affinché sia data loro “un’opportunità per emergere nel mondo della musica“. Insomma, un riconoscimento importante per la musica d’autore femminile.
Nel 2015 firma il brano “Vorrei che fosse notte”, per l’omonimo cortometraggio realizzato dal regista Claudio Pelizzer e riceve il premio “miglior canzone originale” al Cultural Film Festival di Napoli. Nel 2016 apre i concerti di Paolo Benvegnù e Rachele Bastreghi.
Il suo terzo progetto discografico, che come detto è uscito il 25 novembre scorso, si intitola ECO; questa è la tracklist:
1) Niente è per sempre
2) Da qui
3) I giganti
4) Goccia
5) Inchiostro
6) Metallo
7) Eco
Tutti i brani sono scritti e composti da Elisa; l’album è stato registrato al NuevArte Studio di Catania, con la produzione artistica di Carlo Longo e Carmine Ruffino (Locomotif); ECO rappresenta la profonda maturità artistica e stilistica raggiunti da Elisa Rossi, un disco che si pone a pieno titolo nella tradizione del cantautorato italiano.
L’album è stato anticipato a giugno 2016 dal singolo Da qui. A rappresentarne però l’intero lavoro ho scelto il video della terza traccia, I giganti. La costruzione melodica di questo brano, un crescendo raffinato e inarrestabile, il testo “creato” in maniera magistrale e così naturale sulla linea armonica e le immagini del video intense a far da sfondo e contorno al tutto, rappresentano al meglio tutta la cifra stilistica di cui è capace Elisa Rossi.
Roma mi ha fatto paura
Mi ha aperto le braccia
Mi ha fatto girare, partire e tornare a sognare di essere grande
Combattere all’ultimo sangue contro i giganti
(I giganti)
La musica italiana non può fare a meno di Elisa Rossi. Una cantautrice il cui talento NON rimane solo inchiostro, parafrasando quanto canta in un altro potenziale singolo (ce ne sono tanti nel disco!).
Inutile pensare che ogni cosa sia preziosa
Che sia un giorno da ricordare senza nulla da buttare
Se le parole nascondono solo spine
E il mio talento rimane inchiostro
(Inchiostro)
Il talento di Elisa si fa musica, emozione limpida che invade l’aria in cui risuona la sua voce. Senza che l’ascoltatore abbia più possibilità (né voglia!) di uscirne.
Per conoscere meglio Elisa Rossi:
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