Come ogni lunedì, torna puntuale la nostra rubrica sulla metrica. La settimana scorsa abbiamo introdotto l’incontro di vocali. In quel caso ci trovavamo nell’ambito di una stessa parola. Abbiamo visto che possiamo avere dittongo e iato a seconda che le vocali formino 1 o 2 sillabe.
L’incontro di vocali nel verso si ha invece quando una parola che termina per vocale è seguita da un’altra che per vocale inizia.
Nella maggior parte dei casi, le sillabe che contengono le vocali in questione diventano una sola. Entra così in scena la cosiddetta elisione.
Un esempio chiarirà bene il concetto.
Primo verso della celeberrima poesia del Manzoni, Il Cinque Maggio:
Ei fu siccome immobile
Ecco la sillabazione corretta del verso:
Ei-fu-sic-co-mim-mo-bi-le (notare l’elisione che ha fatto sparire la “e” di siccome)
Eccezioni:
Come qualsiasi regola che si rispetti, anche qui abbiamo “simpatiche” eccezioni.
Ecco la prima.
Qualora la prima vocale fosse accentata, non potremmo più farla “sparire” ma si verificherebbe anche nel verso il famoso iato che abbiamo già incontrato nelle parole.
Ecco due esempi:
A) Domani tornerò a casa
B) Domani tornerà a casa
Nel primo esempio abbiamo l’incontro di due vocali diverse, mentre nel secondo si tratta della stessa vocale.
Notare che, in caso di vocale accentata, l’elisione è sempre impossibile.
La sillabazione corretta degli esempi sarà la seguente:
A) Do-ma-ni-tor-ne-rò-a-ca-sa
B) Do-ma-ni-tor-ne-rà-a-ca-sa
Altra eccezione.
Quando il dittongo si verifica alla fine del verso, allora forma necessariamente due sillabe (quindi due note).
Esempio:
Io lo so che tornerai
Sillabazione corretta:
Io-lo-so-che-tor-ne-ra-i
Apprese le regole, ci tengo a farti notare degli aspetti che vanno oltre la tecnica.
Come dico sempre nei miei corsi, la tecnica deve stare dietro le quinte, è l’arte a farla da padrona, a salire sul palcoscenico.
In esempio su tutti.
Conosci sicuramente il brano di Cesare Cremonini, Nessuno vuole essere Robin.
Bene, ascoltalo con attenzione; noterai che molti versi prevederebbero una elisione. Tuttavia, l’autore (e quindi poi anche nel ruolo di compositore e interprete) decide di “spezzare” quasi sempre le sillabe coinvolte. Il risultato non è un errore, anzi! Dà un effetto incisivo, ancora più forte a quelle parole. Il risultato è esattamente l’arte che si fa spazio in maniera virtuosa, come detto, e come auspicabile, sulla tecnica.
Ascolta il brano e dimmi cosa ne pensi.
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