Brunori Sas per la prima volta a Sanremo. Seguo il cantautore calabrese da quando scoprii La Verità, singolo estratto dal disco A casa tutto bene. Da allora sono andato a cercarmi tutta la sua produzione e non l’ho lasciato più. Oggi, da ammiratore di Dario, questo il suo vero nome, sono felice di poterlo ascoltare al Festival di Sanremo.
Il testo della sua canzone, L’albero delle noci, ha già suscitato commenti molto positivi. Addirittura secondo l’Accademia della Crusca, quello di Brunori Sas è il testo migliore tra le canzoni in gara a Sanremo (Sanremo: per l’Accademia della Crusca, il miglior testo è di Brunori Sas).
Ho pensato di scrivere una analisi metrica e del significato della canzone di Brunori Sas. Con una piccola premessa: come tutti noi, non posso ovviamente conoscere ancora la musica del brano. Per cui mi soffermo sulle sensazioni e le figure metriche che per esperienza e competenza di scrittura percepisco dalla semplice lettura del testo, senza farmi condizionare dalla melodia.
Indice dell'articolo
L’albero delle noci, Brunori Sas: ecco il testo completo di Sanremo 2025
Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci
L’albero delle noci – Brunori Sas
E nei tuoi occhi di mamma
adesso splende una piccola fiamma
Io come sempre canguro fra il passato e il futuro
Scrivo canzoni d’amore alla ricerca di un porto sicuro
E come un ragioniere in bilico fra il dare e l’avere
Faccio partite doppie persino col mio cuore
Come si può cadere in basso
Da una distanza siderale
Sono passati veloci questi anni feroci
E nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave
E tu sei stata bravissima all’esame di maturità
Ad unire i puntini fra la mia bocca e la verità
Che tutto questo amore io non lo posso sostenere
Perché conosco benissimo le dimensioni del mio cuore
E posso navigare anche in assenza di stella polare
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
Il buio che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuto in una terra crudele dove la neve si mescola al miele
E le persone buone portano in testa corone di spine
Ed ho imparato sin da bambino la differenza fra il sangue e il vino
E che una vita si può spezzare per un pezzetto di carne o di pane
E a tutta questa felicità io non mi posso abituare
Perché conosco il sogno del faraone
Le vacche grasse e le vacche magre
E che si può cadere da una distanza siderale
Vorrei cambiare la voce
Vorrei cantare senza parole
Senza mentire
Per paura di farti soffrire
Vorrei cantarti l’amore, amore
La notte che arriva nel giorno che muore
Senza cadere
Nella paura di farti male
Sono cresciuti troppo veloci questi riccioli meravigliosi
E ora ti vedo camminare con la manina in quella di tua madre
E tutta questa felicità forse la posso sostenere
Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore
E posso navigare sotto una nuova stella polare
Struttura delle strofe e tipologia di versi
Il testo è costruito con versi prevalentemente liberi, con una lunghezza di sillabe molto varia, senza un pattern metrico fisso. Questa libertà metrica contribuisce a creare un andamento fluido e narrativo, in linea con il tono riflessivo del brano.
Esempio di varietà metrica:
- “Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci” (19 sillabe)
- “E nei tuoi occhi di mamma adesso splende una piccola fiamma” (18 sillabe)
- “Io come sempre canguro fra il passato e il futuro” (15 sillabe)
I versi risultano spesso lunghi e cantilenanti, favorendo un ritmo dolce e malinconico. In alcuni punti, la costruzione delle frasi crea un’enjambement naturale, dando la sensazione di un flusso continuo di pensieri ed emozioni.
Accenti tonici e ritmo
Il ritmo del testo è irregolare e si adatta più alla melodia e all’emotività che a una metrica fissa. Gli accenti tonici si distribuiscono in modo flessibile, creando un effetto parlato e confidenziale.
Un esempio di accento regolare:
- “Sono cresciute velóci le fóglie sull’álbero delle nóci”
Qui gli accenti cadono sulle sillabe 3ª, 6ª, 10ª e 13ª, conferendo al verso una musicalità scorrevole.
Tuttavia, spesso il ritmo viene spezzato da pause che enfatizzano il significato delle parole, come in:
- “E a tutta questa felicità io non mi posso abituare”
Dove la pausa dopo “felicità” serve a dare maggior peso emotivo alla frase successiva.
Rime e figure di suono
Il testo presenta una rima libera, senza schemi fissi. L’uso della rima è discreto e non forzato, mantenendo il tono discorsivo del brano. Si trovano però alcune rime assonanti e rime interne, che contribuiscono alla musicalità del brano.
Esempi di rime e assonanze:
- “Sono passati veloci questi anni feroci”
- “E nel mio cuore di padre” / “il desiderio adesso è chiuso a chiave“
Ritornello e ripetizioni
Il ritornello si basa sulla ripetizione di frasi chiave, che creano un effetto ipnotico e struggente:
- “Vorrei cambiare la voce / Vorrei cantare senza parole”
- “Senza mentire / Per paura di farti soffrire”
Questa struttura ripetitiva trasmette un senso di desiderio e impotenza, accentuando il tema della difficoltà di esprimere l’amore e la paura di fare del male.
La variazione sottile ma presente tra il primo e il secondo ritornello enfatizza il senso di passaggio e cambiamento emotivo nel testo:
- Prima: “Il buio che arriva nel giorno che muore”
- Poi: “La notte che arriva nel giorno che muore”
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Stile e temi
Il testo è fortemente evocativo e si basa su immagini simboliche e metafore potenti. Alcuni temi ricorrenti:
- Il tempo che passa: “Sono cresciute veloci le foglie sull’albero delle noci”
- Il rapporto genitore-figlio: “Nel mio cuore di padre il desiderio adesso è chiuso a chiave”
- La fragilità: “Come si può cadere in basso da una distanza siderale”
- La ricerca di stabilità: “E posso navigare anche in assenza di stella polare”
L’uso di simboli biblici (il faraone, le vacche grasse e magre) rafforza il senso di precarietà e incertezza, suggerendo una visione della vita in cui la felicità è instabile.
Un passaggio significativo è il finale:
- “E tutta questa felicità forse la posso sostenere / Perché hai cambiato l’architettura e le proporzioni del mio cuore”
Qui si ha una sorta di risoluzione emotiva, in cui l’amore filiale porta a una nuova consapevolezza e stabilità interiore.
Riassumendo
L’albero delle noci è un testo poetico e intenso, costruito con una metrica libera che riflette l’andamento dei pensieri e delle emozioni del narratore. L’assenza di uno schema fisso e l’uso di immagini evocative contribuiscono a un’atmosfera intima e malinconica.
La ripetizione nel ritornello rafforza il senso di ricerca e riflessione, mentre il tema del tempo che passa e della crescita (simboleggiato dall’albero e dal rapporto padre-figlio) dona alla canzone un carattere profondamente umano e universale.
Chi è Brunori Sas?
Brunori Sas è uno dei cantautori italiani più apprezzati della scena indie e pop d’autore. Nato come Dario Brunori, ha conquistato il pubblico con testi poetici, ironici e profondamente riflessivi. Dal debutto con Vol. 1 (2009) fino ai successi più recenti, Brunori Sas ha saputo evolversi, mescolando sonorità acustiche e orchestrali con liriche che esplorano temi come l’amore, il tempo e la società contemporanea. Tra le sue canzoni più celebri ci sono La verità, Al di là dell’amore e Kurt Cobain. Il suo stile unico, ispirato alla tradizione cantautorale italiana, lo rende una figura di riferimento per gli amanti della musica d’autore.
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