La procedura di deposito presso la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori) di elaborazioni di opere di pubblico dominio ai fini della tutela del diritto d’autore è molto più semplice di quanto si possa immaginare. In questo tutorial vedremo passo dopo passo come fare.
Indice dell'articolo
Pubblico dominio: di cosa si tratta
Innanzitutto cerchiamo di capire di cosa stiamo parlando. Si intende di “pubblico dominio” un’opera creativa per la quale siano trascorsi i termini previsti dalle normative nazionali oltre i quali è possibile utilizzarla liberamente senza chiedere permessi di utilizzo all’autore e senza corrispondere alcun compenso allo stesso.
I diritti di cui si parla sono naturalmente i soli diritti patrimoniali. Diverso è invece il discorso per ciò che riguarda i diritti morali, i quali, come sappiamo (lo abbiamo visto in questo articolo), sono irrinunciabili e imprescrivibili.
Per la normativa attualmente vigente in Italia, un’opera diventa di pubblico dominio trascorsi 70 anni dalla morte dell’autore. Ciò significa che, trascorso questo lasso di tempo, possiamo utilizzare l’opera senza chiedere l’autorizzazione agli eredi dell’autore.
Elaborazione opere di pubblico dominio
Per l’argomento che qui ci interessa, ossia le opere musicali, è importante distinguere tra elaborazioni creative di opere di pubblico dominio e opere originali costituite solo in parte da opere di pubblico dominio.
Questa prima distinzione è fondamentale perché da essa discende la procedura da seguire per il deposito dell’opera presso la SIAE.
Nel caso di elaborazione creativa di un’opera di pubblico dominio, quindi preesistente, è necessario presentare il bollettino di dichiarazione (Modello 112H3) e l’esemplare dell’elaborazione nonché dell’opera originale, unitamente ad una breve relazione tecnico-musicale sull’elaborazione effettuata (Modello 150). Entrambi i moduli sono disponibili in allegato al termine di questo post.
Sarà dunque un apposito Comitato Elaborazioni della Divisione Musica di SIAE ad effettuare l’analisi degli interventi realizzati.
Per ciascuna elaborazione è previsto il pagamento di diritti amministrativi di procedura che è possibile verificare sul sito SIAE, alla pagina DEPOSITARE UN’OPERA.
Opere in parte originali e in parte di pubblico dominio
Vi possono essere dei casi in cui l’opera che abbiamo realizzato sia originale e includa in essa un’opera di pubblico dominio “non elaborata”.
Per chiarire il concetto, si veda il caso prospettato qualche giorno fa da un nostro lettore. Ecco la sua richiesta.
…tra le composizioni che ho scritto ne figura una per soprano e pianoforte su testo sacro in latino dell’Ave Maria; poiché il testo dovrebbe essere di pubblico dominio, come funziona la ripartizione delle quote di spettanza? Oltretutto mi viene richiesto di inserire un’autore con qualifica AO, ma nel caso in questione mi sembra complicato rintracciare uno specifico autore, e se non effettuo questo passaggio non posso procedere al deposito online.
In questo caso la procedura di deposito è semplificata rispetto al deposito di elaborazioni creative di opere di pubblico dominio. Eccola.
Da qualche tempo SIAE consente di selezionare, per ogni deposito online, la tipologia della musica dell’opera e, separatamente, la tipologia del testo dell’opera. Nel caso prospettato dal nostro lettore è necessario selezionare “ORIGINALE” per la musica e “PUBBLICO DOMINIO” per il testo.
Questa semplice operazione ci consentirà, proseguendo, di utilizzare il seguente schema di riparto:
- al compositore originale (con la qualifica CO) spetteranno i 24/24 di DEM e il 100% di DRM;
- l’autore originale, essendo l’opera di pubblico dominio, non avrà residui DEM né DRM.
Poiché però la procedura chiede di inserire obbligatoriamente anche l’autore del testo, per poter procedere è necessario effettuare le operazioni qui di seguito descritte.
Dopo aver inserito la qualifica di CO, nella sezione “Cerca aventi diritto” è necessario avviare la ricerca lasciando tutti i campi vuoti. La procedura proporrà quindi dei campi da compilare. Eccoli:
In “Cognome nome / denominazione” inseriamo il nome dell’autore originale – se conosciuto – oppure “Anonimo” se, come nel caso del nostro lettore questo risulta sconosciuto o di difficile reperibilità.
In “Società” dovremo selezionare dal menu a tendina “PUBBLICO DOMINIO“. Attenzione: questa indicazione è fondamentale per consentirci di lasciare a “zero” i diritti dell’autore originale. In caso contrario infatti, la procedura non potrebbe consentire l’inserimento di un autore con diritti ripartiti pari a “zero”.
Fatto ciò clicchiamo su “INSERISCI”. Verrà aggiunta una riga nello schema di riparto degli Aventi Diritto in cui selezioneremo “AO” in qualifica e “0” in Quote DEM e in Quote DRM.
Se abbiamo seguito alla lettera questi passaggi la procedura prosegue proponendoci la pagina degli allegati che completeremo secondo le norme che già conosciamo e che sono reperibili in questo nostro articolo:
SIAE: come fare il deposito online delle opere?
3 commenti
antonella barbarossa · 24/08/2024 alle 15:21
volevo chiederle cortesemente: in caso di trascrizione, come nel mio caso, di un ‘opera di brahms strumentale, per due pianoforti, come si deve fare la ripartizione co, el dem, dmr….. purtroppo non c’è una linea guida che invece esiste per composizioni originali. dice, per esempio, alla fine del percorso qualifica non valida. dove sbaglio nella ripartizione? grazie per l’attenzione
antonella · 24/08/2024 alle 15:23
linea guida per trascrizione di opere solo strumentali. grazie
Domenico A. Di Renzo - MpA · 25/08/2024 alle 7:41
Gentile Antonella, intanto grazie per averci contattato. Non sono però sicuro di aver capito la richiesta. Mi può spiegare meglio? Intanto, si tratta di elaborazione creativa di opera di pubblico dominio oppure di opera originale costituita solo in parte da opera di pubblico dominio?
Inoltre, ho corretto il link nell’articolo che porta al sito SIAE dov’è spiegata bene la procedura da seguire nel primo caso. Attendo aggiornamenti.