Sappiamo che è forse l’articolo più atteso di tutti e ci dispiace averti fatto aspettare fino all’ultimo numero della serie Ho scritto una canzone, ma riteniamo importante, prima di lanciarsi “allo sbaraglio”, conoscere alcune regole, scritte e non scritte, che possano aiutare ad aprire le porte giuste di cui parlavamo nell’articolo scorso.
E’ per questo che abbiamo voluto prepararti ad affrontare al meglio un colloquio con un discografico, presentandoti con un demo corredato di tutti gli elementi utili a farti fare una più bella figura! Siamo convinti che ci si avvicina al mondo della musica con troppa approssimazione. Questo provoca spesso grosse delusioni. Ricordati che il tuo obiettivo non è fare un disco, ma farne molti di più!
Ti avevamo lasciato la scorsa settimana con una promessa molto importante: dirti dove trovare i recapiti di discografici ed editori. Come ormai sai bene, chi scrive questi articoli ha avuto esperienza nella ricerca di recapiti di VIP del mondo della musica e ti assicuriamo che la ricerca è davvero affannosa e non “scontata” come può sembrare.
Però, chi è nella musica e chi la vede da intenditore, conosce una rivista pubblicata da decenni in Italia, un mensile che troviamo in edicola ogni mese: MUSICA & DISCHI. Non è per fare mera pubblicità (non ci pagano), né tanto meno occulta (anche perché non sarebbe affatto occulta), è semplicemente per avere un supporto in più nel raggiungimento del nostro obiettivo: AIUTARTI!
Da qualche tempo, esiste il sito internet della rivista che è raggiungibile a questo indirizzo: http://www.musicaedischi.it/
Dagli un’occhiata e compra almeno un numero in edicola, ne vale davvero la pena. Ovviamente non è la solita rivista di musica, poiché è diretta agli operatori del settore e quindi utilizza un taglio ed un linguaggio molto più tecnico; crediamo, comunque, che chi voglia far parte di questo mondo affascinante deve conoscere anche gli aspetti più tecnici di esso! Tutto questo preambolo, per dire che M&D pubblica annualmente un supplemento, intitolato Chi & Dove, poco pubblicizzato dai mass media perchè si tratta comunque di una pubblicazione di “settore”, davvero utile! Cos’è il Chi & Dove? E’ un annuario che contiene nomi, indirizzi e numeri di telefono di più di 5.000 operatori del mondo musicale italiano. Questo l’elenco delle categorie, tratto direttamente dal sito ufficiale di M&D:
Case discografiche (Record Companies)
Elenco Etichette (Record Labels)
Edizioni musicali (Music Publishers)
Distributori di musica on-line (Music on-line Distributors)
Produttori indipendenti (Independent Producers)
Studi di registrazione (Recording Studios)
Servizi per concerti (Live Shows Equipment Suppliers)
Segreterie artistiche (Management Services)
Agenzie di promozione (Record Promotion Services)
Fabbriche CD (CD Manufacturing Plants)
Come vedi ce n’è per tutti i gusti! Ci sono addirittura le industrie che fabbricano materialmente i dischi! Come si ottiene l’annuario? Bisogna ordinarlo online oppure fare un versamento di 20 euro e aspettare che arrivi a casa. Sappiamo cosa stai pensando… puoi fare il versamento con fiducia… noi non siamo stati “fregati”, si tratta di una rivista seria che, come detto, opera da decenni.
Ottenuto l’elenco degli operatori… tocca a te muoverti! Non inviare demo a tutti gli indirizzi della guida! Ma armati di telefono e, soprattutto, di tanta pazienza e chiama tutti a tappeto! Risponderanno segretarie… chiedi il nome del direttore artistico, fattelo passare o fatti dare un altro appuntamento telefonico se è impegnato. Il consiglio è di iniziare con i referenti nella tua regione… ma se vivi in regioni lontane dal cuore della musica, abituati all’idea di doverti fare lunghi, lunghissimi viaggi. Ma devi assolutamente tentare! Farai tante telefonate a Roma e Milano, purtroppo per chi vive altrove, quel “cuore” batte soprattutto da quelle parti.
Puoi cominciare subito dalle majors o dalle piccole case discografiche, a te la scelta. Ricordati comunque che cominciare dalle piccole significa avere qualche possibilità in più di essere ascoltato e magari, di muovere i primi passi nel mondo della musica per farti “scoprire”!
Parlando al telefono, soprattutto se ti passano il direttore artistico in persona (succede), dimostrati convinto delle tue possibilità, non essere arrogante, nemmeno se ti sbattono il telefono in faccia (succede anche questo, purtroppo) e cerca sempre, sempre, sempre di ottenere un appuntamento di persona; se poi è proprio impossibile, fatti dire all’attenzione di chi inviare il CD.
Comincia dagli editori o dalle case discografiche, a seconda delle TUE esigenze… rileggi a questo proposito la terza parte di questa serie, in modo da capitalizzare al massimo i tuoi sforzi.Ma come avrai notato dall’elenco sopra, nell’annuario di M&D ci sono anche gli indirizzi di produttori indipendenti. Si tratta di produttori che non dipendono da alcuna casa discografica ma che, con le case discografiche, hanno molti agganci…
Se sei un cantante… il nostro consiglio è di cominciare da loro. Se qualcuno si innamora artisticamente di te… beh, non immagini neanche quante porte si apriranno! Puoi anche far “cagare” ma se piaci al tuo produttore, è molto probabile che ottieni un contratto… quanta gente così conosciamo?…
Il nostro ultimo consiglio è di munirti di carta e penna e segnarti ogni minimo particolare di ciò che accade! In pochi minuti farai decine di telefonate e non potrai ricordare tutto! Segna chi hai contattato, con chi hai parlato, che ti ha detto, eventuali impressioni positive o negative che hai ricevuto, ogni minimo particolare potrebbe essere importante… e non dimenticare di segnare la data e l’ora dell’appuntamento.
Se devi viaggiare per lunghe distanze, ti consigliamo anche di cercare di ottenere appuntamenti in giorni ravvicinati e magari nella stessa città anche più appuntamenti nello stesso giorno. Se vuoi, puoi fare un po’ la faccia tosta e piombare negli uffici di un’altra casa discografica della stessa città, senza avere ancora ottenuto un appuntamento… sarebbe meglio senza averli ancora contattati affatto, per un minimo di correttezza. In questo caso metti in conto che non sai come ti accoglieranno e, concorderai che avranno ragione, o no? Chi scrive, ha ottenuto un appuntamento a Milano, soltanto uno, alla EMI. Visto il lungo viaggio insieme al suo “collega di sventure”, usciti dall’ufficio della Emi, hanno pensato bene di ottenere di più da quel viaggio, presentandosi a un’altra casa discografica trovata sul Chi & Dove (ovviamente l’annuario non era rimasto a casa…). Arrivati là, ci hanno quasi preso a calci ma alla fine hanno acconsentito di farci lasciare il CD e la biografia (che, causa l’inesperienza, abbiamo scritto “al volo”… su un pezzo di carta che abbiamo chiesto alla segretaria – vedi perché è il caso di “corredare” bene il demo?). Pensiamo che non hanno nemmeno ascoltato il CD, ma in ogni caso, non abbiamo fatto una bella figura a scrivere la biografia davanti a loro. Se segui i consigli degli scorsi numeri, anche se non ti riceveranno perché non hai appuntamento, potrai comunque lasciare un demo molto più accurato e magari ricevere una telefonata dopo qualche giorno…
IN BOCCA AL LUPO!
Note:
Scritto da Domenico A. Di Renzo per www.musicapuntoamici.it
La riproduzione di questo articolo è consentita solo citando la fonte: “sito internet www.musicapuntoamici.it” (sul web con link attivo).
7 commenti
Jones · 30/06/2009 alle 14:52
Ciao sono un ragazzo che vive in sardegna e che da parecchi anni scrive canzoni.. i pezzi che ho inciso non sono il massimo della qualità perchè sono in formato midi (anche perchè non ho la possibilità economica di registrare in uno studio tanto meno di pagare musicisti anche se ne conosco molti).. i pezzi vengono solitamente molto aprezzati da chi li ascolta ma vorrei un tuo parere.. Mi conviene presentarmi o inviare i miei pezzi registrati in formato midi?? O meglio puntare a una qualità più professionale?? L’ideale sarebbe trovare qualche produttore disposto a farsi carico delle spese di registrazione.. per questo su chi devo puntare??
Grazie per le informazioni utili!
Domenico - Redazione MpA · 19/07/2009 alle 19:01
Ciao Jones. Se i pezzi sono davvero “forti” e proprio non riesci a spendere qualche soldino per un prodotto professionale, allora prova pure con i midi. Secondo me, però, le speranze che le case discografiche ascoltino i tuoi brani si riduce troppo…
Per i produttori, ti consiglio di comprare il CHI E DOVE che trovi sul sito http://www.musicaedischi.it. Ce ne sono tantissimi. In bocca al lupo!
Snake DX · 14/01/2010 alle 18:04
Non finirò mai di ringraziarvi per questa guida che avete fatto!! Mio padre ha un service, ed è un fonico, quindi non appena le demo saranno pronte comincerò a chiamare a tempesta ogni casa discografica per fare sentire i 3 pezzi del mio gruppo!!
Alberto · 20/03/2010 alle 18:04
Ciao, grazie per questo bellissimo articolo.
Ho solo una domanda in merito, è difficile ottenere un appuntamento? insomma, se tu ne hai ottenuto solo uno(e non dico che sia poco…però…)
attendo una tua risposta grazie ancora
Alberto
Domenico A. Di Renzo · 22/03/2010 alle 18:12
@Alberto.
Purtroppo è molto difficile ottenere un appuntamento. Ma non bisogna abbattersi! In questo ‘mondo’ vince chi è testardo e ha faccia tosta! 🙂
Max · 20/04/2021 alle 3:47
putroppo queste son cose da anni 90 io le ho fatte al tempo senza gran risultato anche perché i cosiddetti direttori artistici spesso durano solo qualche mese poi al primo flop vengono licenziati. Circa 10 anni dopo agli inizi degli anni 2000 creai una casa discografica indipendente e mi trovai esattamente dalla altra parte della barricata. Partecipai ad un meeting ed il mio stand fu preso d’ assalto da una marea di giovani band di belle speranze che mi lasciavano “di prepotenza” il demo anche quando io cercavo di porre domande su che genere facevano.
Oggi dopo 20 anni sono un artista/produttore indipendente e finalmente sono riuscito ad avere uno studio di registrazione mio e non devo più dissanguarmi nel ricorrere a studi esterni. Mi sono preso i codici ISRC e mi posso pubblicare i miei pezzi da solo. Peccato che nel frattempo sono arrivati spotify, apple music e amazon music. Nessuno scarica più niente nemmeno se costa un euro. Oggi parlare di etichette discografiche e editori non ha più senso. E purtroppo più che la buona musica serve una buona immagine e sapersi vendere moralmente e fisicamente. E’ il momento delle donne, tirate fuori le gambe e qualcosa otterrete per i maschi sottomettetevi alle donne suddette e forse otterrete un tozzo di pane.Ah ah, In bocca al luipo a tutti ragazzi!
Ho scritto una canzone: contratto editoriale o discografico? | MUSICApuntoAMICI · 10/03/2011 alle 8:11
[…] prossimo articolo, che sarà l’ultimo della serie “ho scritto una canzone“, ti daremo indicazioni su […]